Il 21 aprile 2005 a Porto Alegre, in Brasile, nell’ambito del Forum Mondiale sull’amianto, fu proposta dall’ABREA (Associazione Brasiliani Esposti Amianto) una giornata da dedicare alla memoria delle persone morte a causa di questo materiale.
Qualche mese dopo, il 22/23 settembre, in occasione della Conferenza Europea sull’amianto tenutasi a Bruxelles, tale proposta è stata assunta e ribadita anche in questa Sede, la quale ne ha stabilito la commemorazione il 28 Aprile di ogni anno, in quanto concomitante con la ‘Giornata Mondiale per la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro’.
L’associazione Familiari Vittime Amianto di Bari, come quella di Casale Monferrato, ritiene che l’intento della celebrazione commemorativa sia quello di ricordare a tutta l’opinione pubblica la gravità della catastrofe sanitaria ed ambientale che l’utilizzo dell’amianto ha comportato e che tuttora continua a comportare.
Tuttavia non si tratta di fare solo esercizi di riflessione collettiva o associativa.
Ci sono per il nostro futuro diversi obiettivi da raggiungere. E, tra questi, non solo l’inevitabile richiesta di giustizia per chi inconsapevolmente ha subito le gravi conseguenze dell’esposizione, ma anche la necessità di non provocare nuove vittime, eliminando l’amianto attraverso rigorosi processi di bonifica dai siti, dagli ambienti e dai territori inquinati, nonché la sua messa al bando a livello internazionale. Non ultimo promuovere e sostenere la ricerca scientifica per sconfiggere o almeno curare il Mesotelioma.
Per attuare questo programma ci vogliono una forte coesione di base (che solo la disperazione degli ammalati e dei parenti può dare) e la collaborazione delle Istituzioni per delineare un percorso concordato con Regione, Comune e Asl. L’Asl, in particolar modo, dovrà rilevare costantemente i migliori protocolli di diagnosi, cura, assistenza, anche riguardanti le cure sperimentali, e la ricerca sul mesotelioma.
Come sta già avvenendo in alcune Regioni quali il Piemonte,l’Emilia Romagna,la Liguria,il Veneto anche per la nostra regione la Puglia,dopo aver fatto la mappatura del territorio e la “messa in sicurezza” e la Bonifica del soprassuolo del sito Fibronit maggiormente inquinato, occorre che si approntino delle linee guida per la sorveglianza degli esposti, non solo di origine “professionale” ma anche per quanto concerne l’esposizione di tipo “ambientale”.
Gli studi epidemiologici condotti dal Registro Mesotelioma della nostra Regione, mettono l’accento sul progressivo aumento dei casi di mesotelioma pleurico, specialmente nei residenti delle vicinanze dei siti inquinati a cui le Istituzioni devono dare delle risposte efficaci per sostenere gli ammalati ed i loro familiari anche attraverso “l’umanizzazione” che deve caratterizzare sia la sorveglianza della popolazione, sia il percorso di cura degli ammalati e l’aiuto ai loro famigliari anche con una appropriata “assistenza domiciliare” rafforzandone le strutture pubbliche che pure esistono.
Il 28 Aprile 2009, l’associazione commemorerà tutte le vittime dell’amianto,con la partecipazione alla S.S. Messa che si terrà alle ore 19 presso la Parrocchia San Sabino sita in Via Caduti del 28 Luglio 1943,5 Bari.
S’informa che in questa Parrocchia è stato anche istituito un “centro di ascolto” aperto ogni Venerdì dalle ore 17,30 alle ore 19,30 allo scopo di fornire sostegno e informazioni utili sui percorsi da intraprendere, per tutti coloro che convivono o sono coinvolti con la patologia derivante dall’amianto.