Il 28 Aprile 2010 ricorre la 5a giornata del ricordo delle vittime dell’amianto da quando il 21 aprile 2005 a Porto Allegre, in Brasile, nell’ambito del Forum Mondiale sull’amianto, fu proposta dall’ABREA (Associazione Brasiliani Esposti Amianto) una giornata da dedicare alla memoria delle persone morte a causa di questo materiale.
Qualche mese dopo, il 22/23 settembre, in occasione della Conferenza Europea sull’amianto tenutasi a Bruxelles, tale proposta è stata assunta e ribadita anche in quella Sede, la quale ne ha stabilito la commemorazione il 28 Aprile di ogni anno, in quanto concomitante con la ‘Giornata Mondiale per la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro’.
L’Associazione Familiari Vittime Amianto di Bari unitamente al Comitato Cittadino Fibronit, ritiene che l’intento della celebrazione commemorativa sia quello di ricordare a tutta l’opinione pubblica la gravità della catastrofe sanitaria ed ambientale che l’utilizzo dell’amianto ha comportato e che tuttora continua a comportare.
Tuttavia non si tratta di fare solo esercizi di riflessione collettiva o associativa in quanto l’emergenza delle malattie da amianto nella città di Bari e in altre realtà pugliesi è ormai di una gravita’ tale da richiedere sforzi eccezionali e di eccezionale qualità.
Al convegno del 15 gennaio 2010 sul Mesotelioma Pleurico organizzato dall’Asssociazione sono emerse le dimensioni attuali del problema . Infatti, come riferito dalla Prof.ssa Marina Musti responsabile del Centro Operativo Regionale (C.O.R.) del Registro Nazionale Mesotelioma (Renam ) nell’esporre i dati pugliesi , dal 1980 a tutto il 2009 ,indica in 895 casi nella Puglia in generale ed in 212 casi a Bari in particolare , di cui 65 per inquinamento ambientale tra le circoscrizioni di Japigia,San Pasquale e Madonnella.
Vista la complessità degli aspetti di tale emergenza, gli sforzi devono essere mirati ( ancor piu’ che in altre circostanze ) a prevedere un approccio integrato e multidiciplinare che vada dalla raccolta dei dati epidemiologici, alle campagne di screening per i soggetti esposti, alle terapie piu’ innovative ed efficaci .
Il Gruppo Italiano Mesotelioma (G.I.Me), che adotta da anni questo sistema di integrazione multidisciplinare alle malattie di amianto coinvolgendo centri di eccellenza nazionale ed internazionale per condurre ricerca applicata, in quella sede si è reso disponibile ad offrire gratuitamente il proprio impegno per affrontare l’emergenza amianto nella nostra regione.
Il GIMe ha proposto alle istituzioni regionali Pugliesi di integrare la propria esperienza con tutti gli operatori della sanità pugliese già impegnati in una battaglia che ha, purtroppo sofferto, pure nell’assolutà qualità dei singoli, di una certa impossibilità strutturale ad un’organica integrazione.
La proposta ,che facciamo nostra ,di creare, insomma, una task force regionale pugliese che affronti tutti i problemi ambientali, sanitari e sociali che l’esposizione all’amianto comporta e che rappresenti per i cittadini ed i pazienti un chiaro ed affidabile punto di riferimento .
Di tutto questo insieme al risvolto della esperienza della malattia provocata dall’esposizione ambientale all’amianto,si parlerà nell’incontro dibattito aperto alla Cittadinanza che si terrà nella sala San Giuseppe Moscati presso la Parrocchia San Sabino alle ore 15,30 del 28 Aprile 2010 ,cui seguirà alle ore 19 la S.Messa in ricordo di tutte le vittime dell’amianto.
Si deve cercare di fare più informazione in Italia su tematiche come l’amianto e sulle sue vittime. Come giovane (ingegnere biomedico-elettronico) credo che allo stesso modo sia necessario finanziare la ricerca per combattere il mesotelioma e gli altri tumori, per onorare le vittime di questa strage silenziosa.
Mi congratulo con voi per il lavoro che state svolgendo: siate determinati a continuare nella vostra battaglia, per far comprendere all’Italia che il problema delle morti sul lavoro è centrale e più attuale che mai.