Oggi 28 Aprile è la giornata in cui si ricordano le Vittime dell’amianto con Manila vogliamo ricordare tutti i nostri cari .
Non è facile parlare di malattia, morte e lutto ancora più difficile è parlarne facendo riferimento a Manila, lo è per la solarità che, nonostante tutto, dimostrava giorno per giorno nel decorso della malattia ,che ne fa sembrare incredibile ed inaccettabile la morte.
Ne sono stato testimone fin dall’inizio del suo percorso accompagnandola a Brescia nel primo dei suoi interventi, dimostrava fin da quel momento la forza e la caparbietà nell’ affrontare la malattia che in pochi ho intravisto nella quasi decennale esperienza come associazione familiari vittime amianto.
Il calvario della malattia, come ebbe a dire uno scrittore a me molto caro, “.. conferisce ai volti un presentimento, una luce che manca sulle guance dei sani, un malato non è meno bello di un santo”.
In questo senso quando la morte arriva, si compie lo scandalo supremo, lo strappo di divinità insita nell’uomo nel caso di Manila questa sensazione diviene palpabile.
A chi resta non posso che dire una frase che aiuta ad esorcizzare la mancanza della fisicità della persona : “ La morte è un paravento di fumo tra i vivi e gli altri.Basta affondarci la mano per passare dall’altra parte e trovare le solidali dita di chi ci ama. Purché si lascino péste, uste, minuzie che conservano il nostro odore.”
Non posso che utilizzare la sensibilità dello scrittore per descrivere la mancanza o il mancamento:..” improvvisamente ho sentito dentro il petto come uno svolazzo, una fuga : che il cuore si fosse aperto un varco e sfrecciasse in volo alto, lontano.
E propriamente tutto che avevo intorno mi era di colpo venuto a mancare; o io ero venuto a mancare nella percezione di quel che avevo intorno.
Ma tutto per un momento mi fu chiaro e tutto era senza dolore.
E sottolineava :
(Sto tentando, scrivendo, di rivivere e dilatare quel momento di felicità. Non ci riesco. E ne è prova la parola assolutamente inadeguata in cui non avrei dovuto imbattermi e abbattermi: la parola felicità).
A te , invece , Ambra non posso ribadirti che dove si trova Manila è il posto della chiarezza è il paese senza dolore e dove la felicità non dura un momento.
Lillo Mendola